È partita qualche giorno fa l’iniziativa “Pizza e po’ mo’ dono”, che vede coinvolte dieci pizzerie del centro storico di Napoli, la Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli e Fondazione con il Sud. Cuore dell’iniziativa è risanare il centro storico di Napoli, come spiega la vice-presidente della Fondazione, la Dott.ssa Rossella Paliotto: «Napoli non è una città facile da amministrare, ma l’abbandono è inconcepibile e imperdonabile, soprattutto quando basterebbe anche solo accendere i lampioni un po’ prima che faccia buio, per evitare il coprifuoco dei turisti».

Come spesso accade, ad alzare la voce sui problemi della città sono i pizzaioli i quali, proprio nel centro storico, conservano e perpetuano un’arte centenaria.

I pizzaioli hanno una sensibilità doppia; hanno la sensibilità dell’uomo portatore di una storia culinaria strettamente legata alla città, ma hanno anche la sensibilità dell’uomo moderno e innovatore, tipica di chi sta nel commercio, che è consapevole che la vivibilità di una città dipende molto dai flussi di gente che gira, cammina, lavora, chiacchiera, mangia, si diverte, acquista, “vive” la città. Dove c’è “vita” e c’è “gente” c’è più sicurezza, meno spazio al buio e alla microcriminalità.

 “Pizza e po’ mo’ dono” raccoglierà fondi che saranno destinati a progetti di prevenzione e percorsi di intervento con minori a rischio e le loro famiglie; la donazione è di soli 0,25 cent per ogni pizza ordinata in determinati giorni nelle dieci pizzerie che aderiscono. Un piccolo contributo che può diventare grande.

Le pizzerie aderenti sono A Taverna do’ Re, I Decumani, La Locanda del Grifo, Maccarò, O’ Munaciello, Pizzeria Aiello, Pizzeria dell’Angelo, Pizzeria Trattoria Medina, Re Ferdinando e Sorbillo.

L’iniziativa continuerà nei giorni: 13/20/27 novembre e 4/11/18 dicembre e 8 gennaio. I risultati saranno resi pubblici il 10 gennaio.

Si auspica una raccolta tra i 15 mila e i 20 mila euro.